Didattica 2018
1° febbraio – 31 maggio 2018
LA CITTà IDEALE
a cura di Lisa Falone
Attività e laboratori didattici
I Servizi Educativi della Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture propongono un nuovo progetto didattico ideato per l’anno scolastico 2017/2018 riservato agli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado. L’obiettivo del progetto è accrescere la sensibilità dei bambini e dei ragazzi nei confronti di modelli abitativi che rispettino l’identità culturale del territorio e integrino la sfera dell’utopico, dell’immaginario e del fantastico.
Il concetto di città ideale nasce nel Quattrocento e trova la sua più netta espressione a Urbino con Federico da Montefeltro. Le tre opere più note con la raffigurazione rinascimentale della città ideale sono conservate a Urbino, Baltimora e Berlino, tuttavia così come afferma lo storico Giulio Carlo Argan nel saggio Città ideale e città reale (1971) “l’idea delle città ideali è profondamente radicata in tutti i periodi storici”. Ad esempio La Città italiana (2016), opera di Marco Neri della Collezione Fondazione Menegaz, ripropone gli schemi simmetrici delle città ideali. L’artista assembla cartoncini riciclati che pittura con tempera e acrilico e idea un paesaggio urbano completamente immaginario e concettuale. Neri è un pittore con un retaggio italiano del tutto rinascimentale che rasenta l’astrazione e la sua opera unisce alla scelta di progettazione utopica della città considerazioni concrete sulla società attuale. Il progetto didattico vuole proprio includere questa doppia visione di città ideale: da un lato vuole essere progettazione, immaginazione, creatività, dall’altro riflessione sulla bellezza, sulla sicurezza, sull’ospitalità e sul paesaggio. Tematiche affrontate anche in altre opere della collezione che saranno esposte nelle sale di Palazzo Clemente. Le opere esposte saranno fondamentali per ragionare sulla città non solo in quanto aggregato di costruzioni in senso estetico (è bella? è brutta?), ma soprattutto per considerarla come uno spazio vivente che si rinnova, che cambia (in meglio o in peggio?). Da un lato analizzeremo i lavori esposti soffermandoci sulle poetiche dei singoli autori e, stimolati dalla fantasia, immagineremo nuovi mondi, paesi e città, dall’altro le opere saranno il punto di partenza per riflettere su tematiche attuali e sul nostro rapporto con l’ambiente, il paesaggio, la natura e gli altri.
In mostra le opere di: Carla Accardi, Franco Angeli, Manfredi Beninati, Bizhan Bassiri, Luigi Boille, Thomas Braida, Mario Ceroli, Claudio Cintoli, Antonio Corpora, Patrizio Di Massimo, Matteo Fato, Tano Festa, Luca Francesconi, Giulio Frigo, Marco Gastini, Sophie Ko, Renato Mambor, Gian Marco Montesano, Marco Neri, Nunzio, Mimmo Paladino, Paolo Pretolani, Vettor Pisani, Oscar Contreras Rojas, Mimmo Rotella, Arcangelo Sassolino, Ettore Spalletti, Giuseppe Stampone, Giulio Turcato e Vedovamazzei.